arte & cultura

I frascarelli, tutti i sapori della polenta di grano

Piatto povero ma non troppo, i frascarelli allietano le tavole di Potenza Picena grazie al loro mix di sapori che unisce la farina di grano tenero a gustosi condimenti a base di salsicce, carciofini e pomodori, a non solo.

La polenta col riso A vederla oggi sulle nostre tavole, fumante e cosparsa di sughi, carni e formaggi di ogni sorta si fa fatica a pensare che la polenta sia stata davvero un piatto 'contadino'. Specie se capita di trovarsi di fronte ad un piatto di frascarelli, in cui la farina di di grano tenero si sposa alle salsicce, al prosciutto crudo e alla lonza di suino o al ciauscolo, ai carciofini e ai pomodori. Questa variante della 'solita' polenta, che secondo tradizione invece usa la farina di mais, può essere preparata anche insieme al riso e in questo caso viene chiamata 'riso corgo' (vale a dire 'coricato'). Una prelibatezza particolarmente diffusa nelle case delle famiglie di Potenza Picena e di tante altre città delle Marche, Macerata in primis.


Come cucinarli
Preparare i frascarelli, che prendono il nome dalla ‘frasca’, il bastone a tre rebbi usato per girare la polenta nei paioli, è piuttosto semplice. Versare la farina su un piano di legno, bagnarla con poca acqua tiepida, lavorandola fino a formare dei grumi piuttosto grossi, che vengono cotti, un po' per volta, in una pentola dove bolle dell'acqua salata. Ogni pezzo va fatto cuocere per circa 15 minuti, mescolandolo con un cucchiaio di legno fino a quando non raggiunge una consistenza bella densa, quindi va messo sul piano di legno e insaporito con il condimento preferito. In caso di 'magra', va benissimo anche un 'sugo finto' fatto con un soffritto di sedano, carote e cipolla, vino rosso ed erbe aromatiche. Se invece si vuole aggiungere il riso, basta avere l'accortezza di cuocerlo insieme ai grumi di acqua e farina. Per un piatto ancora più sostanzioso!

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