storia

Il Medioevo di Potenza Picena: Porta Galiziano

Delle quattro porte di accesso a Potenza Picena risalenti al Medioevo l'unica ancora in piedi è quella di Galiziano, nel quartiere di San Pietro. Al suo interno si celava un corpo di guardia a difesa del centro abitato.


La porta 'superstite'
Negli anni del Medioevo, quando Potenza Picena si chiamava ancora Montesanto, il suo centro era circondato da una cinta muraria con quattro porte di accesso, utilizzate anche per il controllo del territorio: Porta Girola nel quartiere di San Paolo, Porta San Giovanni nel quartiere omonimo, Porta del Cunicolo o della Cava nel quartiere Sant'Angelo e Porta Galiziano, nel quartiere di San Pietro, l'unica che si è conservata integralmente fino ai giorni nostri. Costruita fra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento ospitava il corpo di guardia messo a difesa dell’ingresso della città e si apriva sia verso il contado che all’interno del paese grazie ad una porta doppia.


L'origine del nome Il suo nome dovrebbe derivare dal toponimo del fiume omonimo, il cui corso aveva visto la costruzione di una fonte utilizzata per rifornire il lavatoio pubblico e per permettere di attingere l'acqua per uomini ed animali. Nel corso dei secoli questo manufatto ha subito diversi lavori, il più rilevante dei quali è stato è stato fatto nel 1775, quando la facciata esterna è stata rimaneggiata in stile neoclassico e sono stati sono aggiunti, alla sommità, dei pinnacoli. Altri interventi degni di nota risalgono agli anni Sessanta del Novecento, quando la porta è stata restaurata e quando è stata demolita la vicina chiesa della Madonna delle lacrime o Madonnetta, per far posto all'ampliamento della strada. La stessa sorte è capitata alle altre tre porte di accesso alla città, abbattute negli anni Cinquanta per migliorare la viabilità, purtroppo.

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