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Lo sciacallo dorato di Potenza Picena: opportunità per arricchire la biodiversità delle Marche

La fauna delle Marche sembra arricchirsi di una nuova specie, il Canis Aureus o sciacallo dorato, seppure la scoperta sia avvenuta per il triste ritrovamento di un esemplare morto nella zona dell'Uccelliera, non distante da Montecanepino, l'evento ci porta a voler approfondire la conoscenza di questa specie protetta, proveniente dai Balcani e già da tempo comparsa nel Nord Italia e ora per la prima volta a Potenza Picena

La scena sembra quella delle foreste equatoriali, dove le spedizioni dell’Ottocento trovavano animali rari, spesso immaginari e quasi sempre mai visti, un’iperbole per dire della comparsa, ma anche della immediata scomparsa (almeno fino a che non verrà accertata l’auspicabile presenza di altri esemplari viventi) dello Sciacallo Dorato, un bellissimo canide o "Canis aureus”, che aveva iniziato a frequentare i boschi intorno a Potenza Picena, zona dell’Uccelliera, non distante da Montecanepino.

No, non faceva parte, almeno nell’ultimo secolo del patrimonio zoologico endemico, improvvisamente però è apparso: proviene dai Balcani, dove sembra sia di casa, la presenza era stata già registrata nel Nord Italia, dal Friuli scendendo poi fino alla Romagna ed in Toscana, ma mai nelle Marche. E’ stato portato da qualche pseudo allevatore per fargli conoscere l’habitat oppure è sceso in cerca di nuovi territori? E perché ha scelto questo pezzo d’Italia, forse perché la natura è ancora così bella ed incontaminata o per il clima più confacente? Chissà, quale sarà stata la storia del povero animale che ha trovato la morte intorno a Potenza Picena, sulle cause sarà il CRAS Marche a fornire chiarimenti. 

Ma cos'è uno Sciacallo Dorato? è una volpe? un lupo? Per mettere tutti d’accordo lo Sciacallo Dorato è una sintesi dei due animali, ne racchiude le caratteristiche peculiari ed è comunque onnivoro, di grande adattabilità, per lo più si nutre di carcasse di animali o di uccelli, di rettili o piccoli animali, di vegetali e frutti e persino di rifiuti ed è comunque noto, nelle sue regioni d’origine, per la grande adattabilità all’ambiente. Viene visto con l’attenzione dovuta e le dimensioni sono davvero diverse, ma come ribadiscono gli esperti, ad es. attraverso gli Studi condotti in occasione delle sue prime apparizioni in Friuli dal Dottor Lapini del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine (quelli già citati dall’Associazione Ambiente 2000 di Doberdò), effettuati per far conoscere le caratteristiche di questa specie, lo Sciacallo Dorato ha un temperamento non aggressivo e schivo, che ne sfata così il mito di predatore.

Nei fatti, la presenza di questo esemplare e di altri come lui potrebbe essere una grande opportunità di arricchimento della biodiversità delle Marche e nello specifico della zona di Potenza Picena, in più, in altre nazioni e zone lo si è già visto come oggetto di Progetti Europei LIFE-Nature, essendo il Canis Aureus una specie protetta, rappresentando così la possibilità di farlo divenire un’ulteriore opportunità per il luogo che popola, ad esempio come attrazione turistica naturalistica.

Che bello, allora: le "fototrappole” sono tutte in funzione per vedere se davvero lo Sciacallo Dorato trovato a Potenza Picena aveva "famiglia”, se aveva preso possesso di un nuovo territorio nella sua discesa verso il Sud dell’Italia, verso il caldo. Intanto naturalisti, ricercatori di funghi, amanti dei boschi sono tutti attenti e speranzosi di incontrare un così raffinato e rarissimo esemplare di canide.


Per approfondire: gli Studi del Dott. Luca Lapini del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine

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