San Girio, il 'padre' di Potenza Picena

Fra i personaggi più amati dagli abitanti di Potenza Picena c'è senza dubbio San Girio, compatrono cittadino festeggiato il 25 maggio. A lui è dedicato il santuario omonimo, costruito alla fine del Duecento.

Dalla Francia a Potenza Picena Non tutti sanno che... Girio era un nobile francese, che rinunciò alle sue ricchezze per vivere da eremita. Nel suo cammino attraverso l'Italia, con l'intenzione di raggiungere la Palestina raggiunse nelle Marche un certo Liberio, ma non fece in tempo a realizzare il suo sogno. Morì improvvisamente, proprio nei pressi di Potenza Picena, e subito le campane della pieve di Santo Stefano cominciarono a suonare. Al fatto seguirono altri eventi miracolosi fra cui uno che portò all'assegnazione delle sue spoglie, reclamate anche da Recanati, a Potenza Picena: un neonato cominciò a parlare e chiese di lasciare che la scelta del luogo in cui seppellire il corpo di Girio fosse affidata a due buoi senza guida, che si fermarono sulla strada che conduceva a Potenza Picena, proprio nel punto dove è stato poi edificato il santuario dedicato al nobile francese.

Il santuario Fulcro del culto a san Girio, e punto d'arrivo della processione e dell'omaggio dei ceri che animano la festa del 25 maggio, è il santuario che si trova sulla provinciale omonima fra Potenza Picena e la strada statale ‘Regina’. L'edificio, costruito nel 1298 sulla tomba del santo, ha vissuto alterne vicende: è stato ricostruito nel 1560 a spese della comunità di Monte Santo per poi essere nuovamente modificato nel 1936, con tre navate, una nuova facciata e un nuovo campanile. Altri interventi risalgono agli anni Cinquanta, epoca in cui fu scavata la cripta, furono aggiunti l'abside ed una serie di affreschi che raccontano la vita di san Girio, dipinti da Ciro Pavisa. Il santo compare anche in un quadro settecentesco di Benedetto Biancolini, che offre un'interessante veduta di insieme dell'antica Potenza Picena, quando si chiamava ancora Monte Santo.