Sapori di Carnevale: gli scroccafusi

Nel periodo di Carnevale nella provincia di Macerata, Potenza Picenacompresa, è tradizione preparare gli scroccafusi, dolci croccanti dall'aroma di mistrà e scorza grattugiata di limone. Rigorosamente fritti nell'olio extra vergine d'oliva. 

Scroccafusi: fritti o al forno? 

Il nome 'scroccafusi' fa intuire la bontà di questo dolce marchigiano, tipico delle provincia di Macerata, Potenza Picenacompresa, nei giorni intorno a Carnevale. Si tratta, infatti, di una specialità croccante, dal cuore di uova, zucchero e farina, e dall'aroma di mistrà e scorza grattugiata di limone, da preparare secondo una ricetta che si tramanda fra le massaie della zona ormai da molte generazioni. Un connubio perfetto per chi non sa resistere ai fritti nei giorni di festa. Ma per chi proprio non se la sente di 'sgarrare' neppure in questo periodo, c'è un'altra opzione: gli scroccafusi infatti si possono anche cuocere al forno, esattamente con gli stessi ingredienti. Per sentirsi meno in colpa!

La ricetta degli scroccafusi maceratesi 

L'impasto si prepara, meglio se con una planetaria o con la classica fontana, lavorando 700 grammi di farina, cinque uova, 200 grammi di zucchero un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva, un bicchierino da liquore di mistrà, la scorza grattugiata di un limone. Il composto così ottenuto serve a ricavare delle palline che vanno poi immerse nell'acqua bollente, avendo cura di toglierle e metterle da parte non appena saranno venute a galla, dopo un paio di minuti: quindi si dispongono su un panno, si coprono e si incidono leggermente. Una volta asciutti, gli scroccafusi possono essere fritti in strutto bollente o in olio, a fuoco lento, oppure cotti nel forno, in una teglia coperta da carta forno, per circa mezz'ora alla temperatura di 150 gradi. Appena pronti, siimmergono nel miele o si cospargono di zucchero vanigliato e alchermes o rum, si lasciano freddare e... non resta che gustarli!